Tutelare e salvaguardare gli oceani dall’inquinamento causato dalla presenza di bottiglie e sacchetti di plastica deve diventare un obiettivo comune perché, quando i fondali sono contaminati, la biodiversità marina rischia di essere definitivamente compromessa.
È compito di ognuno di noi abbandonare le cattive abitudini e cambiare il proprio stile di vita per aiutare il mare. Come? Ad esempio, scegliendo di installare un purificatore d’acqua a casa o in ufficio, da sostituire alle tradizionali bottiglie di plastica e ai boccioni.
Purificatore d’acqua: l’innovazione che si prende cura del mare
Mari e oceani sono sempre più minacciati dalla presenza della plastica derivante dall’incuria dell’uomo e dagli scarti industriali. Sono davvero molte le inchieste a livello mondiale che testimoniano la situazione: si parla di circa 8 milioni di tonnellate di plastica che formano vere e proprie isole galleggianti, causando l’estinzione di numerose specie marine.
Questa grande quantità di plastica, oltre a inquinare le acque, viene assimilata dagli organismi viventi e dai pesci di cui anche noi ci cibiamo entrando, di fatto, nella catena alimentare. Per questo, ogni volta che acquistiamo acqua in bottiglia e ci dimentichiamo di riciclare il contenitore, diventiamo complici dell’inquinamento del mare. Un purificatore d’acqua, invece, ci dà la possibilità di bere acqua buona e sana, senza bisogno di sprecare plastica inutilmente.
Una minaccia quasi invisibile: la microplastica
Forse, però, non tutti sanno che la maggior quantità di plastica presente negli oceani è sotto forma di microplastica. Si tratta di frammenti di dimensioni davvero ridotte, anche meno di 5 mm, che si trovano all’interno di prodotti per l’igiene personale e cosmetici, per esempio, o derivanti dal deteriorarsi di rifiuti più grandi.
Invisibili a occhio nudo, queste particelle di plastica hanno raggiunto quantità inimmaginabili. Secondo Greenpeace, anche nei fondali dei nostri mari e oceani, sono stati trovati dai 5.000 ai 50.000 miliardi di frammenti (stima 2016), rendendo la necessità di ridurre la produzione di rifiuti inquinanti sempre più impellente e fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente.
Acqua pura ogni giorno grazie alla microfiltrazione
Ma, non c’è solo la plastica, ovviamente. Anche le bottiglie di vetro e tutto il materiale di scarto che finisce in mare sono un pericolo per la sopravvivenza dell’ecosistema e questa situazione è destinata a peggiorare. Per aiutare davvero l’ambiente c’è un gesto semplice e quotidiano che tutti possiamo fare: bere l’acqua di casa.
Considerando che il 61,8% della popolazione italiana compra acqua in bottiglia, che i litri consumati in un anno per persona sono 192 (dati Censis 2014) e che, almeno una parte di queste bottiglie può finire in mare, è abbastanza evidente che, se tutti decidessimo di passare alla microfiltrazione dell’acqua, l’uso della plastica e del vetro verrebbe ridotto drasticamente.
Acqua potabile, sicura e di qualità con i depuratori per acqua
L’acqua potabile che arriva nelle nostre case non per tutti è indice di qualità, tanto che, molte persone, a causa del cattivo sapore o della presenza di cloro, diffidano dal consumarla quotidianamente. Così facendo, l’ambiente non viene salvaguardato.
L’acqua che beviamo deve essere sempre pura e priva di batteri, ma questi standard possono essere garantiti solo da un buon purificatore d’acqua. Dai distributori per casa o per ufficio, infatti, sgorga solo acqua di qualità che, a differenza di quella contenuta nei boccioni, non ristagna, non si deteriora e mantiene intatte tutte le proprietà organolettiche e nutrizionali che fanno bene a corpo e mente.