Recupero dell’acqua piovana: vantaggi e tipologie di impianto

Un buon metodo per salvaguardare e non sprecare l'acqua è il recupero dell'acqua piovana

L’acqua non va mai sprecata. Il cosiddetto “oro blu” è un bene prezioso che va tutelato e usato con parsimonia soprattutto perché, in alcune zone della terra, potrebbe scomparire nel giro di pochi decenni. Come fare per consumarne meno? Un buon metodo può essere la raccolta di acqua piovana.

Dai Maya ai giorni nostri

A quanto attestano recenti ritrovamenti archeologici, il problema della tutela delle risorse idriche era caro anche ai Maya che, per gestire il fabbisogno di acqua della popolazione e, al contempo irrigare i campi, avevano avuto l’intuizione giusta: puntare sul risparmio idrico costruendo un’enorme diga capace di raccogliere più di 75 milioni di litri d’acqua.

Erano stati i primi, inoltre, a recuperare l’acqua piovana che veniva convogliata in appositi bacini di raccolta e filtrata grazie alla sabbia di quarzo, così da poter essere riutilizzata nei periodi di siccità.
Non sprecare nemmeno una goccia d’acqua. Un insegnamento così importante va seguito alla lettera anche oggi che, il rischio concreto di non riuscire a sopperire alle necessità di tutti i popoli del mondo e a quelle dell’agricoltura, è dietro l’angolo.

Recuperare l’acqua piovana: vantaggi e utilizzi

Chi sceglie di installare un serbatoio di raccolta dell’acqua piovana aiuta il pianeta terra e trae numerosi benefici da non sottovalutare. Scopriamoli insieme:

  • l’acqua raccolta può essere riutilizzata per uso domestico (pulizia della casa, bucato, ecc.). Il filtro per acqua piovana, infatti, migliora la qualità dell’acqua trattenuta, aumenta la sua efficacia pulente e permette di risparmiare sull’acquisto di detergenti e anticalcare.
  • Chi ha un orto o un giardino può risparmiare sul consumo di acqua potabile per l’innaffiatura periodica, preferendo quella raccolta nelle cisterne per acqua piovana.
  • L’acqua filtrata è anche indicata per lavare l’automobile e, perché no, pulire i pavimenti.
  • Non contenendo calcare, l’acqua raccolta può essere usata per lo sciacquone del WC.

Come è fatto un impianto di raccolta dell’acqua piovana

Un impianto è solitamente composto da 5 elementi:

  1. una superficie di raccolta come, ad esempio, un tetto;
  2. una grondaia o un sistema di convoglio dell’acqua in acciaio zincato, PVC o bambù;
  3. un contenitore, serbatoio o cisterna per la raccolta dell’acqua piovana;
  4. un condotto di drenaggio o tubatura che collega la grondaia alla cisterna;
  5. un filtro per l’acqua piovana da collocare prima che essa raggiunga il serbatoio in modo da privarla dei residui di foglie, pietre o terra.

I serbatoi possono essere di varie dimensioni e, di solito, sono costruiti per essere interrati oppure collocati vicino alle pareti di casa, sotto la grondaia. A quest’ultima, perché la raccolta dell’acqua avvenga senza intoppi, deve essere garantita una costante manutenzione e pulizia per evitare, ad esempio, che foglie e rami ostruiscano il passaggio.

Per quanto riguarda le cisterne, se si preferiscono quelle interrate, è utile analizzare bene la composizione del terreno prima di posizionarne una. Per contenere i danni dovuti a possibili crepe o perdite del serbatoio, meglio disporre di un terreno duro e compatto. La capienza, invece, deve essere valutata in base alle condizioni climatiche e alla percentuale di pioggia della zona in cui verrà posizionata.

I sistemi fai da te

Chi ha dei dubbi sulle effettive potenzialità della raccolta di acqua piovana può fare qualche esperimento utilizzando un impianto di recupero fai da te. Ecco qualche possibile soluzione:

Recuperare l’acqua piovana con una bottiglia di plastica

Prendete 2 comuni bottiglie e procuratevi del nastro isolante. Togliete i tappi e separateli dalle ghiere che devono essere conservate. Tagliate a metà una bottiglia per formare un imbuto. Unite i 2 tappi con del nastro isolante e avvitateli sul collo delle due bottiglie. Il risultato sarà un unico sistema composto da una bottiglia con imbuto incorporato da posizionare nel punto di scolo della grondaia.

Se l’acqua andrà utilizzata solo per l’irrigazione, si potrà inizialmente provare a raccoglierla posizionando secchi e secchielli di diversa misura direttamente in giardino o nei punti di scoloUn secchio per l’acqua da destinare all’irrigazione

Se l’acqua andrà utilizzata solo per l’irrigazione, si potrà inizialmente provare a raccoglierla posizionando secchi e secchielli di diversa misura direttamente in giardino o nei punti di scolo. Esistono strumenti aggiuntivi fai da te utili a creare sistemi di irrigazione goccia a goccia che impediscono di sprecare inutilmente l’acqua.

Il sistema di recupero dell’acqua piovana conviene davvero?

In generale, i sistemi di recupero dell’acqua piovana non sono molto costosi ma perché l’investimento economico speso per l’installazione e la manutenzione degli impianti sia ripagato nel tempo è necessario che essi vengano posizionati in zone con precipitazioni annuali comprese tra i 100 e i 500 mm. Se le piogge generano un quantitativo d’acqua superiore ai 500 mm o inferiore ai 100 mm, i vantaggi potrebbero essere solo legati al risparmio idrico ma non prettamente economici.

 

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