Sono diverse le aziende produttrici di boccioni acqua a Milano, capitale economico-finanziaria italiana e fulcro delle attività professionali del paese. Negli ultimi anni la richiesta di boccioni d’acqua a Milano e nel resto d’Italia ha però subito un’importante contrazione per lo sviluppo di nuovi sistemi di distribuzione dell’acqua da bere, più sostenibili, pratici e convenienti.
Ci riferiamo in particolare ai distributori d’acqua collegati alla rete idrica, dispositivi in grado di micro filtrare l’acqua di rubinetto (e in alcuni casi di renderla batteriologicamente sicura grazie all’irraggiamento con UV) per renderla ancora più sicura e soprattutto per migliorarla nel sapore, spesso sgradito ai consumatori finali.
Boccioni acqua Milano: 4 svantaggi da tenere in considerazione
Se avete raggiunto questo articolo cercando su Google “boccioni acqua Milano” è probabilmente perché vivete o lavorate nel capoluogo lombardo e siete alla ricerca di un metodo per mettere a disposizione dei vostri dipendenti, dei clienti o, in generale, di chi entra in contatto con la vostra attività acqua da bere pronta all’uso e di facile accesso.
I boccioni d’acqua hanno però molti svantaggi, soprattutto se confrontati con la tecnologia più recente dei distributori d’acqua: tenerli in considerazione può fare la differenza per i vostri dipendenti e colleghi ma anche per la reputazione della vostra impresa. Essere un’azienda sostenibile, capace di ridurre il proprio impatto sull’ambiente, è infatti oggi un imperativo per molti imprenditori e il noleggio di acqua in boccioni a Milano è, anche da questo punto di vista, sconsigliato.
La sicurezza prima di tutto
Chi desidera noleggiare boccioni d’acqua a Milano non può non riservare la giusta considerazione al fattore sicurezza. L’acqua contenuta all’interno di un recipiente plastico presenta alcuni rischi potenziali, alcuni dipendono dal rilascio di microplastiche in condizioni di trasporto e conservazione non ottimali, altri dalla formazione di batteri e altri patogeni all’interno del liquido che non viene consumato velocemente.
Se è vero che possiamo infatti esercitare un controllo su come i boccioni acqua vengono conservati all’interno dell’ufficio nulla possiamo sapere del trattamento riservato al prodotto prima di questo momento: ha viaggiato su mezzi di trasporto attrezzati allo scopo? È stato a lungo esposto ad alte temperature o alla luce diretta del sole?
I distributori d’acqua di ultima generazione offrono poi un beneficio ulteriore: alcuni modelli possono erogare l’acqua senza necessità di toccare i pulsanti e senza che il bordo del bicchiere entri mai in contatto con l’ugello del rubinetto. L’attenzione qui si sposta sulla prevenzione del rischio contagio, non solo da Covid 19 ma anche da qualunque altro virus.
Un problema di costi
Il noleggio di boccioni acqua a Milano non è conveniente sotto il profilo economico perché al costo manifesto se ne aggiungono altri nascosti. Occorre per esempio incaricare un dipendente della gestione ordini, distraendolo da altre mansioni più importanti e occorre disporre di uno spazio adeguato allo stoccaggio in sicurezza (ventilato, al riparo dalla luce diretta del sole).
L’acqua dei distributori rappresenta invece una riserva inesauribile ed economica: l’Italia vanta un prezzo tra i più bassi d’Europa per l’acqua di rubinetto, un costo che già paghiamo nella bolletta. La manutenzione è inoltre in genere compresa nel prezzo del noleggio. Se invece si propende per l’acquisto dell’erogatore a rete idrica il prezzo pagato una tantum si ammortizza nel giro di qualche mese.
C’è acqua e acqua
Gli uffici di medie e grandi dimensioni nei quali normalmente si installano boccioni acqua a Milano hanno un bacino d’utenza piuttosto vario e difficilmente la sola disponibilità d’acqua naturale a temperatura ambiente riesce ad assecondare i gusti di tutti. Gli erogatori d’acqua che si collegano alla rete idrica invece offrono molti tipi diversi d’acqua, anche frizzante, fredda e calda per la preparazione di tè e tisane.
L’ambiente ringrazia
Noleggiare a Milano boccioni acqua non è una pratica sostenibile per l’ambiente: si tratta pur sempre di recipienti plastici e dunque inquinanti. Il PET richiede inoltre grandi quantità d’acqua, petrolio e CO2 per essere prodotto, senza considerare il dispendio energetico dovuto alla sua distribuzione su strada.
L’acqua di un erogatore a rete idrica è invece quella che già raggiunge uffici ed abitazioni private tramite la rete d’acquedotto, una fonte inesauribile, disponibile per tutti in qualsiasi momento.