Quando si parla di acqua in boccioni molti pensano a una soluzione pratica e sicura per l’ufficio, l’azienda o qualunque ambiente condiviso. Ma vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro questa scelta poco ecologica?
Recenti studi e analisi sollevano dubbi su potenziali rischi legati alla qualità dell’acqua confezionata in questi grandi contenitori plastici. In questo articolo esploreremo nel dettaglio le criticità dell’acqua in boccioni e le alternative più sicure e sostenibili, a vantaggio della salute e dell’ambiente.
L’acqua in boccioni è sempre sicura?
I rischi associati al bere acqua in boccioni si riferiscono principalmente ad eventuali contaminazioni da microplastiche, agenti patogeni o sostanze chimiche derivanti dal processo di produzione del materiale plastico (il PET) utilizzato per il confezionamento. Su questi argomenti sono stati condotti moltissimi studi, a livello nazionale ed internazionale.
Microplastiche e sostanze chimiche
Uno studio condotto nel 2018 da Orb Media – ma potremmo citarne molti altri sullo stesso tema- ha analizzato l’acqua contenuta nelle bottiglie di plastica, rilevando la presenza di microplastiche in quasi tutti i campioni esaminati.
I risultati hanno evidenziato la presenza di una media di 325 particelle per litro, sebbene studi successivi abbiano indicato quantità ben maggiori, con migliaia di particelle rilevate per ogni litro d’acqua confezionata, molte delle quali provenivano dal polietilene tereftalato (PET), il materiale con cui sono realizzati i boccioni d’acqua.
Queste microplastiche possono essere rilasciate nell’acqua in caso di compressione del boccione o quando lo stesso viene esposto al calore o alla luce solare. Anche il continuo aprire e chiudere del tappo causa un’usura che è pericolosa da questo punto di vista.
Non esistono ancora dati definitivi sugli effetti a lungo termine di questa esposizione, ma i ricercatori hanno già iniziato a mettere in guardia i consumatori.
Contaminazione microbiologica
Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’acqua imbottigliata nei boccioni è soggetta a potenziali contaminazioni batteriche, soprattutto se non conservata correttamente o se i boccioni non vengono sanificati adeguatamente tra un utilizzo e l’altro. Batteri coliformi e altri microrganismi patogeni possono proliferare facilmente, infatti, in condizioni di temperatura non ottimali.
Il problema si amplifica se si considera che l’utilizzatore finale non ha alcuna possibilità di verificare le condizioni di trasporto e stoccaggio dei bottiglioni né di verificare se queste garantiscono il rispetto degli standard igienici imposti a norma di legge.
Cessioni chimiche
L’acqua in boccioni potrebbe essere soggetta al rilascio di sostanze chimiche come l’antimonio e altri composti presenti nei polimeri plastici. Questo rischio aumenta con l’esposizione al calore o quando il liquido viene conservato troppo a lungo all’interno del contenitore.
Tenuto conto dell’interesse che suscita questo argomento già da diversi anni, è facile prevedere che tra poco ne sapremo di più. Nel frattempo, però, perché rischiare?
Esistono, infatti, soluzioni alternative all’acqua in boccioni, più sicure, ma anche più pratiche e più ecologiche. È il caso dei distributori d’acqua potabile che si collegano alla rete idrica, grazie ai quali è possibile bere l’acqua di rubinetto dopo averla microfiltrata e purificata con carboni attivi e raggi ultravioletti.
Distributori acqua alla spina, una soluzione a portata di tutti
I distributori d’acqua potabile permettono di accedere a una riserva infinita d’acqua (quella messa a disposizione dal proprio comune) senza necessità di acquistare acqua in boccioni o in bottiglie di plastica. L’acqua della rete idrica nazionale non necessita di alcun confezionamento plastico ma soltanto di essere resa ancora più sicura (le autorità sanitarie la sottopongono a migliaia di controlli periodici affinché ne sia garantita la potabilità) e, soprattutto, più gradevole al palato.
L’acqua di rubinetto reca spesso un cattivo sapore, dovuto in genere alla clorazione, che è però un processo di disinfezione indispensabile per rendere l’acqua davvero sicura, priva di batteri, virus e altri patogeni.
I distributori d’acqua potabile servono proprio a neutralizzare il cloro e altri metalli pesanti eventualmente presenti, ma anche ad eliminare dall’acqua particelle che potrebbero averla contaminata quando le tubazioni si trovano in un cattivo stato di manutenzione.
Per installare un dispenser di questo tipo è sufficiente disporre di un collegamento alla rete idrica e di una presa di corrente. Noi di ACQUALYS abbiamo sviluppato linee di distributori d’acqua alla spina pensate per ogni esigenza e ogni utilizzo: in casa, in ufficio e nel settore Horeca. I nostri dispositivi ricorrono alle più avanzate tecniche di filtrazione e sono semplici da mantenere.
L’assistenza ACQUALYS
Noi di ACQUALYS offriamo alternative pratiche e sostenibili al problema dell’acqua in boccioni. I nostri dispenser di acqua garantiscono sempre un’acqua pura e sicura, priva di ogni genere di contaminante e con un sapore del tutto paragonabile a quello dell’acqua che si acquista imbottigliata.
Scegliendo ACQUALYS potrete inoltre contare su un servizio completo: dalla consulenza personalizzata e gratuita -utile ad individuare il dispenser ideale per le vostre esigenze- all’installazione e manutenzione, effettuate da personale qualificato. Puntiamo non solo a migliorare la qualità dell’acqua da bere, ma anche a ridurre il consumo di plastica e a promuovere uno stile di vita rispettoso della salute delle persone e del Pianeta.
Per saperne di più potete contattarci al numero verde 800 22 09 52 o scriverci tramite il form sul sito.