I recenti fatti di cronaca hanno portato alla ribalta l’allarme legionella. A Bresso, piccolo comune del milanese, sono stati riscontrati ben 27 casi di contagio e 3 vittime. Le autorità sono al lavoro per circoscrivere il problema ma la popolazione è, ovviamente, preoccupata.
Cerchiamo però di fare chiarezza.
Cos’è la legionella?
La legionella è un genere di batterio che si sviluppa in ambienti acquatici quali: sorgenti (anche termali), laghi, fiumi o semplicemente vapori. Da questi habitat, il batterio può risalire fino alle condutture artificiali, ovvero agli acquedotti, alle tubature, ai serbatoi e alle fontane, rischiando di contagiare l’uomo.
I batteri responsabili della legionella trovano il loro massimo sviluppo a una temperatura compresa tra i 25 e 45 gradi ma possono sopravvivere anche a temperature diverse (tra i 6 e i 55 gradi).
L’uomo può contrarre la legionella tramite inalazione e, quando il batterio entra in contatto con i polmoni, può insorgere l’infezione.
Ci sono ovviamente dei soggetti più a rischio di altri, ad esempio:
- anziani;
- persone di sesso maschile;
- fumatori;
- portatori di immunodeficienze.
Da sottolineare che il batterio della legionella non si trasmette da persona a persona, né tramite gli alimenti e che, se pur curabile, può risultare letale nei soggetti più rischio.
Ma, come si riconosce questa infezione? Facendo molta attenzione ai diversi sintomi che cominciano a presentarsi dopo un periodo di incubazione che varia da 2 a 10 giorni: febbre, problemi gastrointestinali, dolore toracico, tosse, insufficienza renale e difficoltà respiratorie.
Prevenire l’infezione da legionella è possibile
Come abbiamo visto in precedenza, la legionella può essere un ospite antipatico, specie per i soggetti a rischio. Esistono però dei piccoli accorgimenti che, nella vita di tutti i giorni, possono aiutarci a evitarne il contagio:
- provvedere alla manutenzione dei punti in cui l’acqua viene erogata del rubinetto, attraverso la sostituzione dei filtri. In alternativa, è possibile lasciarli a bagno con l’anticalcare;
- lasciare scorrere in maniera intermittente l’acqua calda e poi la fredda prima di utilizzarla; allontanarsi dal punto di erogazione dopo l’apertura dei rubinetti e, subito dopo, aprire le finestre. Questa operazione va sempre eseguita dopo lunghi periodi di assenza dall’abitazione;
- evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata. Il ché significa, ad esempio, non soffermarsi vicino agli irrigatori automatici e alle fontane delle abitazioni;
- fare la doccia solo dopo aver fatto scorrere sia l’acqua calda che quella fredda e, come abbiamo già visto, essersi allontanati per qualche istante dal suo punto di emissione.
C’è poi un’altra soluzione: installare un distributore d’acqua alla spina. Gli erogatori Acqualys, ad esempio, sono in grado di purificare l’acqua tramite le più moderne e sofisticate tecnologie di filtrazione e i sistemi di irraggiamento a raggi UV che permettono di eliminare ogni tipo di batterio. Un dispenser d’acqua è garanzia di avere sempre a disposizione acqua sicura e pulita, specie nei locali pubblici. Nessuna preoccupazione allora né per i gestori, né per i clienti e, altrettanta sicurezza anche per chi decide di installarne uno all’interno di uffici o, perché no, a casa.